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Sindrome da tachicardia posturale ortostatica: diagnosi e trattamento


La sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS) é una condizione per cui, quando una persona si alza, il sangue rimane nella parte inferiore del corpo invece di scorrere. Questo provoca una  frequenza cardiaca irregolare, con oltre 100 battiti al minuto.

L’intolleranza ortostatica (OI) è il sintomo più comune della POTS. Normalmente il sistema nervoso autonomo é in grado di bilanciare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna per mantenere il flusso sanguigno a un ritmo regolare, indipendentemente dalla posizione in cui si trova il corpo. Viceversa, l’OI è causata da un’insolita variazione della velocità del flusso sanguigno che si manifesta quando la persona si sposta da una posizione all’altra, ad esempio alzandosi in piedi, sedendosi o mettendosi a testa in giù. In questo caso, il paziente può manifestare:

  • Vertigini
  • Stordimento
  • Svenimento

Il cuore batte più velocemente per far affluire più sangue al cervello e la pressione sanguigna tende ad abbassarsi.

Sintomi

Nei pazienti affetti da POTS manca l’equilibrio tra la costrizione dei vasi sanguigni e la risposta della frequenza cardiaca. Ciò provoca una varietà di sintomi:

  • Sintomi digestivi: nausea, vomito, gonfiore, diarrea, costipazione;
  • Disagio: forte sudorazione, affaticamento, sensazione di caldo o freddo;
  • Sintomi psicologici: insonnia, ansia, nervosismo;
  • Vertigini;
  • Svenimento;
  • Visione offuscata;
  • Nebbia cerebrale;
  • Dolore al collo, al petto e mal di testa;
  • Colorazione insolita di mani e piedi (viso pallido e colorazione viola di mani e piedi);
  • Variazione della pressione arteriosa;
  • Battito cardiaco accellerato o rallentato.

I sintomi della sindrome di POTS variano da persona a persona e possono manifestarsi e/o scomparire nell’arco di anni.

Cause e fattori di rischio

Le seguenti condizioni possono aumentare la probabilità di POTS:

  • Sclerosi multipla
  • Sindrome del “click-murmur
  • Anemia
  • Malattie autoimmuni (ad es. lupus, sindrome di Sjogren, celiachia)
  • Sindrome da fatica cronica
  • Diabete
  • Ehlers-Danlos
  • Mononucleosi
  • Malattia di Lyme
  • Epatite C

Questa condizione è più comune nei soggetti con una storia familiare di POTS e nelle donne di età compresa tra i 15 e i 50 anni. La POTS può anche manifestarsi in seguito a gravidanze, infezioni gravi o traumi cranici.

Tipi di POTS

Esistono varie tipologie di POTS come ad esempio:

  • Ipovolemia – bassi livelli di sangue;
  • Neuropatica – il danno ai nervi porta a una scarsa irrorazione dei vasi sanguigni, soprattutto nel cuore e nelle gambe;
  • Iperadrenergico – il sistema nervoso simpatico è iperattivo, quindi vengono rilasciati livelli più elevati di ormoni dello stress.

Diagnosi

La POTS può essere difficile da diagnosticare, a causa dei numerosi sintomi che possono manifestarsi nel tempo. La valutazione più efficace è il tilt-table test, che simula la posizione eretta e misura le variazioni della frequenza cardiaca. Il test può provocare lo svenimento del paziente, per cui si consiglia la prudenza nell’eseguire il test.

Oltre al tilt-table-test, i medici possono richiedere altri esami per confermare (o rifiutare) la diagnosi di POTS:

  • Esami del sangue e delle urine per individuare le cause della POTS e ed eventuali condizioni simili a questa sindrome;
  • ECG ed ecocardiogramma;
  • QSART (Quantitative Sudomotor Axon Reflex Test), che misura i nervi che controllano la sudorazione;
  • Manovra di Valsalva per agire sul nervo vago e rallentare la frequenza cardiaca;
  • Test di respirazione autonoma, che misura la frequenza e la pressione sanguigna durante l’esercizio;
  • Biopsia dei nervi cutanei.

Trattamento

Sebbene non esista una cura per la POTS, un trattamento adeguato può essere d’aiuto. Esempi di trattamento includono:

  • Farmaci: fludrocortisone (aumenta la ritenzione di sale e il volume del sangue), midodrina (provoca vasocostrizione), fenilefrina e beta-bloccanti (riducono la tachicardia).
  • Movimento: per stimlare il flusso sanguigno é importante svolgere movimento, come allenamenti vari, passeggiate o yoga dolce.
  • Dieta: deve essere ricca di sale e acqua per trattenere i liquidi e aumentare la quantità di sangue nel corpo. Si consigliano pasti piccoli ed equilibrati.
  • Stile di vita: imparare a controllare regolarmente il polso e la pressione sanguigna.
  • Sonno regolare: un programma di sonno coerente e l’innalzamento della testata del letto per facilitare la mobilità.
  • Comunicazione: un gruppo di sostegno o un terapeuta per affrontare i sentimenti di depressione e isolamento.
  • Calze a compressione: il medico prescriverà il paio più appropriato
HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.