Come la tecnologia potrebbe trasformarci in supereroi: il futuro dell’udito


Ti sei mai chiesto come sarebbe avere un piccolo dispositivo all’orecchio che ti permette di sentire una conversazione disturbata dal rumore di fondo? Hai mai desiderato padroneggiare tutte le lingue del mondo per cavartela ovunque tu vada?

Gli ultimissimi sviluppi della tecnologia in-ear potrebbero non solo migliorare la percezione del suono per chi ha problemi di udito, ma potrebbero anche essere in grado di trasformarci in supereroi. Quindi presta attenzione a questo articolo poiché offre una panoramica di come la fantascienza stia finalmente arrivando alle nostre orecchie.

L’era degli apparecchi acustici si sta avvicinando rapidamente

Con l’arrivo di nuove innovazioni e tecnologie per l’udito come auricolari, cuffie, apparecchi acustici e molti altri dispositivi che misurano vari parametri di salute attraverso l’orecchio, generalmente chiamati hearables, ci stiamo avvicinando ad una nuova era per il trattamento di problematiche dell’udito. Molti di questi dispositivi combinano svariate funzioni, possono essere utilizzati per la diagnostica o il trattamento, e alcuni sono già disponibili in diversi stili e colori. Attualmente è in atto un progetto, stimato valere più di 17 miliardi di dollari, focalizzato proprio sugli apparecchi acustici.

Forse anche Thomas Edison, l’inventore americano, avrebbe avuto una vita diversa se avesse vissuto nell’era della tecnologia digitale. Edison soffrì di problemi d’udito per gran parte della sua vita a partire dall’età di 12 anni. La sua condizione non gli impedì di compiere conquiste incredibili ma immaginate cosa avrebbe potuto fare se avesse potuto usufruire di queste nuove tecnologie. Questo articolo si interroga proprio su come migliorare la vita di circa 466 milioni di persone con problemi di udito nel mondo, 34 milioni dei quali, secondo le stime dell’OMS, sono bambini. Ecco una lista delle tecnologie attualmente disponibili per gli ipoacusici.

Otoscopi e app intelligenti per diagnosticare i problemi di udito

Al momento sono svariati i metodi utilizzati per rilevare problemi di udito o per valutare se, ad esempio, l’ascolto di musica ad alto volume abbia un impatto sulla capacità di sentire i suoni. Bill Clinton, per esempio, a causa dell’uso prolungato di fucili da caccia e della partecipazione a rumorosi raduni politici, ora indossa apparecchi acustici per seguire le conversazioni in ambienti affollati.

Una visita di controllo dal proprio medico è un’ottima soluzione per scagionare qualsiasi dubbio su eventuali difficoltà nella ricezione del suono. In alternativa sono disponibili app intelligenti realizzate apposta per testare il livello di udito. Hearing Test per Android, e UHear, insieme a Mimi Test per iPhone sono tutti ottimi esempi. Se sei curioso, prova una di queste prima di visitare il tuo medico di famiglia.

Numerosi sono anche gli otoscopi intelligenti recentemente introdotti sul mercato per diagnosticare i problemi di udito. Per esempio, l’otoscopio TYM, il CellScope e i prodotti TytoCare possono essere collegati ad uno smartphone, rendendolo, in pochi passi, un otoscopio. L’utente può anche fare un video o una foto dell’orecchio di un membro della famiglia e inviarlo ad uno specialista di otorinolaringoiatria per un consulto. Questo strumento potrebbe rivelarsi estremamente utile per i bambini o gli anziani più reticenti a visitare il medico di famiglia.

L’orecchio è il nuovo polso

Le tecnologie audiologiche attualmente sul mercato sono principalmente apparecchi acustici e impianti cocleari per pazienti sordi o ipoacusici. Negli ultimi dieci anni, queste tecnologie si sono evolute enormemente. Da piuttosto basilari, sono diventate strumenti medici multifunzionali e sono previste nuove innovazioni per il futuro. Queste tecnologie oggi hanno accesso a Internet, sono in grado di scansionare l’intero ambiente sonoro 100 volte al secondo, sono adatti agli iPhone e possono ridurre il rumore prima di trasmetterlo. Secondo gli esperti, la tecnologia Bluetooth diventerà una caratteristica standard tra gli apparecchi acustici del futuro, ancora di più dopo che Apple ha brevettato una tecnologia Bluetooth specifica per gli apparecchi acustici che si collegheranno alla piattaforma iOS.

Il modo migliore per descrivere la tendenza generale in atto è uno spostamento, da parte degli ultimi dispositivi sul mercato, da strumenti medici di base ad assistenti digitali complessi, in grado di svolgere compiti che vanno oltre la semplice correzione dell’udito. Saranno in grado di cambiare la percezione del proprio ambiente e offrire servizi che prima erano ben oltre la loro portata. In questo modo le persone con apparecchi acustici diventeranno i supereroi del futuro, dotati di tecnologie con caratteristiche futuristiche e fantascientifiche.

Per esempio, TV ears è un’innovazione semplice che sta però aiutando le persone con perdita dell’udito a sentire bene la TV senza bisogno di alzare il volume. Un’altra innovazione è quella lanciata da Starkey Hearing Technologies nel 2019, un apparecchio acustico in grado di rilevare le cadute e misurare l’attività fisica. L’azienda sta anche lavorando per realizzare sensori innovativi della frequenza cardiaca. È evidente come gli apparecchi acustici si stiano sviluppando rapidamente in molte direzioni, svolgendo molte delle funzioni normalmente monitorate tramite il polso.

La combinazione di Intelligenza Artificiale e apparecchi acustici

La novità tecnologica di Starkey Hearing Technology, Livio AI, utilizza sensori a denti e, come suggerisce il nome, si basa su un meccanismo di Intelligenza Artificiale (IA) per filtrare il rumore e concentrarsi su fonti specifiche, come per esempio la persona seduta di fronte a chi lo indossa in un ristorante affollato. Livio AI è anche in grado di monitorare svariati parametri di salute come il numero di scalini fatti, i passi camminati e attività cognitive. Non ultimo per importanza, può tradurre 27 lingue. In seguito ai prossimi aggiornamenti, la tecnologia sarà anche in grado di misurare la frequenza cardiaca. Starkey Hearing è un’azienda all’avanguardia nel proprio campo e grazie ai suoi prodotti ha aiutato personaggi come Madre Teresa e Nelson Mandela a sentire meglio. Sono numerose, tuttavia, le aziende nel campo delle tecnologie audiologiche in procinto di lanciare sul mercato soluzioni innovative.

L’apparecchio acustico di Nuear, abbinato al suo Circa AI, è un prodotto simile a Livio AI. Esso promette un’eccellente qualità del suono più la capacità di agire come un dispositivo di monitoraggio indossabile che può monitorare i segni vitali e la salute mentale. È dotato di intelligenza artificiale e sensori integrati e promette di rilevare se l’utente è caduto, agendo dunque come un assistente.

Un rapporto di Hearing Tracker, una piattaforma di divulgazione e presentazione delle principali novità fra gli apparecchi acustici sul mercato, ha positivamente valutato la tecnologia SoundSense Learn, utilizzata negli apparecchi acustici Widex EVOKE. L’applicazione SoundSense Learn permette agli utenti di cambiare le impostazioni dei loro apparecchi acustici in base all’ambiente circostante.

Con l’evoluzione dell’IA e degli assistenti digitali, anche le grandi aziende tecnologiche stanno comparendo sulla scena. Google ha creato un nuovo sistema di IA che potrebbe presto essere in grado di isolare un segnale vocale tra una moltitudine di voci e rumori di fondo. La riuscita di questo ambizioso progetto rappresenterebbe un gigantesco balzo in avanti nella tecnologia dell’udito e permetterebbe a chi ha problemi di udito di sentire molto più chiaramente chi sta parlando, indipendentemente dall’ambiente circostante.

In futuro, potremo usufruire di apparecchi acustici collegabili ad Internet senza il bisogno di collegarli ad uno smartphone. Molte aziende sono impegnate nel tentativo di trasformare l’apparecchio acustico in un dispositivo sanitario utilizzabile come traduttore automatico, una soluzione di cui potrebbero beneficiare anche coloro con piene facoltà uditive. Quanto sarebbe incredibile comprare churros in Spagna o parlare con un rappresentante cinese senza il bisogno di un interprete e aiutandosi solamente con un piccolo insetto nell’orecchio?

Tali innovazioni sono naturalmente accompagnate da una volontà di essere in linea con la sostenibilità ambientale. Per questo molte aziende stanno studiando modi per permettere a questi dispositivi di funzionare usando il calore del corpo o la potenza generata dal movimento.

Il denominatore comune del Botswana e dei gioielli

Un altro requisito sempre più importante per gli impianti cocleari e acustici è il design. L’aspetto estetico si è aggiunto dunque alla volontà di creare uno strumento medico che misuri parametri quali i segni vitali e che possa essere facile da usare per i suoi utenti. Lo sviluppo di prodotti come gli hearables si basa sempre più sull’input proveniente dal design thinking e dalle esperienze dei pazienti.

La volontà di creare un prodotto di design contribuisce ad eliminare gli stigmi sociali associati a tali dispositivi. In molti rifiutano di indossare apparecchi acustici perché si tende ad associarli ad un’età avanzata, al bisogno di assistenza o ad una forma fisica precaria. Oggi, grazie a questa rinnovata attenzione estetica, molti apparecchi acustici sembrano dispositivi altamente tecnologici, quasi gioielli. Questo permette agli individui di riacquistare sicurezza non solo tramite un udito migliore ma anche tramite la consapevolezza di indossare qualcosa di esteticamente bello. Julia Marian Cunha, per esempio, ha creato un apparecchio acustico che funge anche da accessorio di moda. Anche Facett, creato dall’azienda australiana, è un apparecchio acustico semplice da usare ed ispirato ai cristalli!

Deftronics, un’azienda con sede in Botswana, si è focalizzata su un altro aspetto per rendere la tecnologia più accessibile alle persone, ed ha creato il primo apparecchio acustico ad energia solare, Solar Ear. Il paese può contare solo su 12 audiologi e cinque centri di audiologia per oltre 12 milioni di abitanti. Entrambe le unità Solar Ear sono dotate di un apparecchio acustico digitale, quattro batterie ricaricabili e un carica batterie solare. Le batterie possono essere utilizzate in circa l’80% degli apparecchi acustici attualmente sul mercato. Questo prodotto ha contribuito a ridurre il numero di visite per paziente presso i centri di cura in Brasile, Cina, India, Africa e Singapore.

Cosa aspettarsi in futuro?

Possiamo aspettarci un numero crescente di app per smartphone connesse agli apparecchi acustici, sempre più somiglianti a gioielli di design, e numerosi add-on che trasformeranno i telefoni cellulari in otoscopi. Questo aprirà a possibilità quasi sovrumane. Tuttavia, c’è la possibilità che i nuovi sviluppi di tecnologie come la CRISPR (un acronimo per clustered regularly interspaced short palindromic repeats) e la genetica potranno curare gli ipoacusici in maniera permanente.

Recentemente ha fatto notizia la ricerca di uno scienziato russo su una coppia di sordi per limitare la possibilità che eventuali figli della coppia possano essere affetti dalla loro stessa condizione. La ricerca si sta focalizzando sulla neutralizzazione dei i geni difettosi GJB2 durante l’inseminazione artificiale. Molti scienziati e bioeticisti ritengono prematura la sperimentazione su embrioni umani ma d’altro canto questa ricerca apre alla possibilità, in futuro, di eliminare il bisogno di apparecchi acustici o impianti cocleari perché eventuali problemi di udito verrebbero curati prima della nascita.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.