Attacchi di panico: un’indagine nazionale per capire i tanti volti del disturbo


Humanitas University e Humanitas San Pio X, con il Centro di Medicina Personalizzata sui Disturbi d’Ansia e di Panico, diretto dal Professor Giampaolo Perna, in collaborazione con Villa San Benedetto Menni, lanciano “Studio P@N. Conoscere per curare: sentire il corpo, comprendere il panico. Un’indagine online sui segnali del corpo nella popolazione italiana e mondiale.

L’indagine, guidata dal prof. Giampaolo Perna e coordinata dalla dott.ssa Daniela Caldirola, dalla dott.ssa Silvia Daccò (psicoterapeuta) e dal dott. Francesco Cuniberti (psichiatra) del Centro di Medicina Personalizzata sui Disturbi d’Ansia e di Panico, ha l’obiettivo di raccogliere dati preziosi sulle caratteristiche  e sulla prevalenza degli attacchi di panico nella popolazione. Infatti, nonostante la rilevanza clinica del disturbo, i dati relativi alla popolazione italiana sono ancora limitati e non aggiornati.

Gli attacchi di panico si manifestano con sintomi fisici accompagnati da intenso disagio o paura, e possono essere influenzati da come percepiamo e reagiamo ai segnali del nostro corpo.

È importante che partecipino anche persone che non hanno mai avuto attacchi di panico, perché il confronto tra chi ne ha sofferto e chi non li ha mai provati permette una comprensione più approfondita del disturbo.

Per partecipare all’indagine – approvata dal Comitato Etico di riferimento – e rispondere al questionario (in forma del tutto anonima), è necessario aver compiuto 18 anni di età. La compilazione richiede circa 15 minuti, al termine dei quali sarà possibile scaricare gratuitamente l’esclusiva audioguida per una sessione di rilassamento.

I sintomi fisici dell’attacco di panico

«Il disturbo di panico rappresenta una condizione complessa e invalidante, caratterizzata da attacchi di panico ricorrenti e inaspettati, accompagnati da sintomi fisici importanti ma variabili da individuo a individuo – spiega il prof. Perna. Dolore toracico, palpitazioni, vertigini, tremori, difficoltà respiratorie, formicolii, nausea, sensazione di svenimento: sono solo alcuni dei sintomi che spesso spingono i pazienti a recarsi al pronto soccorso, convinti di soffrire di patologie cardiache o respiratorie. Proprio la variabilità individuale dei sintomi ha portato la comunità scientifica a ipotizzare l’esistenza di diversi sottotipi di disturbi di panico (respiratorio, cardiaco, vestibolare, ecc.). Questa complessità rende fondamentale la approfondire la conoscenza del disturbo anche al di fuori dei contesti clinici».

Panico: approfondire la conoscenza per cure più personalizzate

I dati raccolti attraverso questa ricerca permetteranno ai ricercatori di valutare le caratteristiche e  l’eventuale presenza di sottotipi clinici degli attacchi di panico, con l’obiettivo di promuovere interventi terapeutici sempre più personalizzati.

«Il panico è un’esperienza diversa dalla paura – sottolinea il prof. Perna. Mentre la paura è una risposta a un pericolo esterno, il panico è una reazione a qualcosa che percepiamo come una minaccia interna, legata al nostro corpo. Per questo, il disturbo di panico può essere considerato il disturbo d’ansia con la componente fisica più marcata. Infatti, durante un attacco, si attivano improvvisamente diversi sistemi corporei: la respirazione diventa affannosa, il cuore accelera, si perde l’equilibrio e possono comparire disturbi gastrointestinali. Tutto ciò avviene rapidamente, come un’ondata intensa di paura – a volte anche di terrore – che si risolve in alcuni minuti ma può lasciare sintomi fisici più lievi e persistenti, in grado di compromettere la qualità della vita quotidiana».

Fondamentale è, quindi, riconoscere il tipo di attacco di panico tra le sue diverse forme e proporre trattamenti integrati: da un lato la terapia farmacologica, per bloccare l’attacco, dall’altro la psicoterapia cognitivo-comportamentale, per imparare a riconoscerlo e gestirlo, evitando di esserne sopraffatti.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.