Sclerosi multipla: Martina Absinta vince un ERC Grant per realizzare il sogno di decifrare questa malattia

Mondo Humanitas Settembre 4, 2025

Il progetto della ricercatrice di Humanitas, che si è aggiudicato un ERC Starting Grant da 1,5 milioni di euro, punta a studiare i meccanismi molecolari della sclerosi multipla e a identificare marcatori di prognosi. Tra le strategie più innovative che saranno utilizzate, analisi su singole cellule e tecniche che “riavvolgono il nastro” della vita cellulare fino allo stadio staminale. Dai geni una strada per personalizzare le terapie.

La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria e degenerativa che può colpire diverse parti del sistema nervoso centrale (cervello, midollo spinale, nervo ottico): comporta la perdita di mielina, ovvero la “guaina isolante” che ricopre le fibre nervose e che permette la trasmissione rapida ed efficiente degli impulsi. Si tratta di una malattia multifattoriale le cui cause sono ancora poco chiare e per la quale, sebbene non ci siano ancora cure risolutive, esistono trattamenti capaci di rallentare il decorso e ridurre gravità e frequenza degli attacchi acuti.

Individuare nuovi bersagli terapeutici in grado di controllare la progressione clinica della malattia, e comprendere quali pazienti possano trarre maggiori benefici dai diversi trattamenti, è l’obiettivo di Martina Absinta, Professoressa Associata di Neurologia presso Humanitas University e responsabile del Laboratorio di Neuropatologia Sperimentale dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas: con il progetto MiST-MS (Microglia Stress response in Multiple Sclerosis) si è aggiudicata un ERC Starting Grant 2025, uno dei finanziamenti più prestigiosi a livello internazionale per giovani scienziati. Il riconoscimento, conferito su base altamente competitiva dalla Commissione Europea, consentirà di sostenere il progetto per 5 anni con 1,5 milioni di euro.

«La sclerosi multipla è sempre stato un mio grande interesse, perché unisce due ambiti che mi affascinano sin dai tempi dell’università: l’Immunologia e le Neuroscienze – racconta Martina Absinta. Vincere un finanziamento ERC è un’enorme soddisfazione professionale, e consentirà al mio team di portare avanti uno studio ambizioso su una malattia che in Italia riguarda oltre 144mila persone, con oltre 3.500 nuove diagnosi ogni anno».

2 linee di Ricerca e tecniche innovative per “riavvolgere il nastro” della vita cellulare

MiST-MS comprende due grandi linee di ricerca: la prima punta a comprendere quali meccanismi molecolari sono responsabili per l’invecchiamento cerebrale precoce legato all’infiammazione cronica nei pazienti con sclerosi multipla. Verranno utilizzate cellule del sangue o della pelle dei pazienti, che attraverso specifici trattamenti in vitro saranno ricondotte allo stadio di cellule staminali e successivamente portate a differenziarsi in cellule microgliali, ovvero le principali cellule immunitarie all’interno del sistema nervoso centrale, coinvolte nell’infiammazione. Grazie a questa tecnica avanzata sarà possibile studiare i meccanismi cellulari e i geni coinvolti nel processo di senescenza delle cellule cerebrali. La seconda linea di ricerca, più concentrata sul fronte clinico, parte da un’importante osservazione effettuata recentemente dal team di Martina Absinta. Nelle persone affette da sclerosi multipla possono presentarsi diversi tipi di lesioni a carico del sistema nervoso centrale, con caratteristiche e conseguenze che differiscono a seconda della tipologia. I pazienti che nello specifico presentano lesioni croniche attive mostrano una ridotta capacità nella riparazione dei tessuti e un decorso clinico meno favorevole. Queste lesioni, identificate tramite risonanza magnetica, si presentano sotto forma di “anelli” dai bordi scuri.

Immagine di un cervello ottenuta con risonanza magnetica in una persona affetta da sclerosi multipla. In dettaglio, indicate dalle frecce rosse, le lesioni croniche attive. Fonte: Maggi et al., Ann Neurol 2020

L’obiettivo è comprendere in che modo queste lesioni determinino una peggiore prognosi, valutando le differenze nel comportamento di cellule gliali e neuronali di pazienti con molte lesioni croniche attive rispetto a pazienti che non ne abbiano.  

Inizialmente non esistevano modi per distinguere, tramite risonanza magnetica, le lesioni cronicamente attive dalle altre: questo significava che non c’era modo di identificare precocemente i pazienti più a rischio di un peggioramento clinico e disabilità. «Nel 2012, presso i National Health Institutes negli Stati Uniti, utilizzavo risonanze ad alto campo magnetico (7 tesla) che consentivano di ottenere immagini di eccezionale dettaglio. Già dalle immagini del primo paziente, notai che alcune lesioni avevano un “orletto” scuro, mentre altre no. Pensai che se le lesioni con questa caratteristica corrispondessero alle lesioni cronicamente attive che fino a quel momento potevamo identificare solo tramite autopsia, avremmo avuto in mano un marcatore per distinguere precocemente i pazienti con queste lesioni dagli altri. E così è stato – spiega Martina Absinta -. Ho dedicato tutto il decennio successivo alla Ricerca su questo aspetto, che oggi è ampiamente studiato anche da molti altri neurologi e ricercatori, tanto da aver raggiunto un consenso internazionale. Questo marcatore è stato recentemente incluso anche nei criteri diagnostici per la sclerosi multipla». La speranza è di riuscire, così, a personalizzare sempre più le terapie, aumentandone l’efficacia.

L’ERC Starting Grant assegnato a Martina Absinta si affianca ad altri tre finanziamenti attualmente ERC attivi in Humanitas: l’ERC Advanced vinto nel 2022 da Michela Matteoli, Direttrice del Programma di Neuroscienze di Humanitas e Professoressa Ordinaria di Humanitas University, l’ERC Starting Grant 2021 conseguito da Simona Lodato, Professoressa Associata di Humanitas University e responsabile del Laboratorio di Neurosviluppo dell’Istituto Clinico Humanitas, e l’ERC Starting Grant 2024 ottenuto da Carolina Greco, Professoressa Associata di Humanitas University e responsabile del Laboratorio di Metabolismo Circadiano dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas. In totale, dal 2009, sono 9 i finanziamenti ERC assegnati alla Ricerca di Humanitas.