C’è anche il Professor Maurizio Cecconi, docente di Humanitas University, tra gli eroi della pandemia premiati al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il direttore del Dipartimento Anestesia e Terapie Intensive di Humanitas è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana insieme ad altri 56 cittadini che si sono distinti per il proprio impegno contro il COVID-19.
«Oggi ho ricevuto uno dei più grandi onori della mia vita», ha commentato il Professor Cecconi, già citato dalla prestigiosa rivista statunitense Jama tra i protagonisti mondiali della lotta al virus. Il riconoscimento ricevuto al Quirinale «dipende soprattutto dal lavoro di un gruppo» e per questo «l’emozione e l’orgoglio diventano ancora più forti». Un premio condiviso «con il personale del dipartimento che ho l’onore di guidare, assieme ai colleghi di Humanitas Research Hospital e di Humanitas University», ha aggiunto ricordando che «abbiamo trattato moltissimi pazienti e condiviso tante sfide e tante emozioni in questi mesi. Ora la sfida è ricominciata e so che saremo di nuovo assieme, più pronti di prima».
Cecconi ha ricordato che il prezioso lavoro è stato condotto in costante collaborazione con la rete delle terapie intensive lombarde, con l’associazione degli anestesisti rianimatori italiani SIAARTI e con ESICM, European Society of Intensive Care Medicine.
La riflessione del docente di Humanitas University, che in parallelo al lavoro quotidiano in reparto è costantemente impegnato nella formazione del personale medico e infermieristico, anche a livello internazionale, è che la pandemia ci ha insegnato il valore della collaborazione. «Nell’incertezza che ha governato questi mesi, abbiamo subito fatto gruppo, abbiamo fatto squadra, abbiamo fatto rete – sottolinea Cecconi –. Dobbiamo continuare a farlo, condividendo le preziose informazioni che possono salvare molte vite. E ricordiamoci che le terapie intensive sono l’ultima linea della difesa. Per vincere ci vuole un gruppo più grande, quello dei cittadini che ci può aiutare a tenere sotto controllo il contagio del virus, in Italia e in tutto il mondo.
Ci saranno settimane dure davanti ma se lavoriamo tutti assieme possiamo di nuovo uscirne, imparare dagli errori ed essere ancora più pronti la prossima volta».

