Da Humanitas University e Università di Bologna arriva un vaccino terapeutico antitumorale per il cane, presto disponibile anche per l’uomo


Humanitas University, insieme al Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, ha sviluppato un vaccino per trattare l’osteosarcoma del cane.

A coordinare il lavoro per l’università lombarda è stata la Professoressa Maria Rescigno    Pro Rettore Vicario con delega alla ricerca di Humanitas University, che ha supervisionato l’attività di laboratorio del suo team. Un lavoro che va avanti da oltre quattro anni e che ora, finalmente, dà i suoi frutti. «Quando abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto, siamo partiti dall’osteosarcoma del cane, poiché molto simile a quello che sviluppa l’uomo», spiega la Professoressa Rescigno. La tecnologia adottata dal team dell’Humanitas University è «completamente nuova» ed «è stata messa a punto in laboratorio sfruttando il fatto che le cellule, se sono esposte a un agente infettivo, esacerbano uno stress cellulare e pertanto rilasciano dei segnali come se fossero delle bandierine responsabili dell’attivazione della risposta immunitaria». Le cellule tumorali poi espongono sulla superficie cellulare le stesse bandierine e diventano così visibili al sistema immunitario, che le può attaccare efficacemente, senza effetti collaterali.

Il vaccino sviluppato dalle due università è, almeno per il momento, creato «su misura» per il paziente “cane”, arruolato dalla Prof.ssa Laura Marconato nell’ateneo di Bologna. «È chiaro, però, che l’obiettivo ultimo è quello di creare un vaccino che sia unico e universale, che possa essere usato come terapia anche per l’uomo», chiarisce la Professoressa Rescigno. Rispetto ad altri studi preclinici fatti in passato, in questo caso la caratteristica sfruttata dal team è quella della cellula tumorale che è già intrinsecamente stressata, poichè trasformata. «In vitro utilizziamo il batterio della salmonella, che è un batterio assolutamente sicuro, che una volta entrato in contatto con la cellula tumorale promuove il rilascio dei peptidi (le famose bandierine) caratteristici dello stress. Ecco – spiega Rescigno – sono proprio questi peptidi che vengono recuperati e usati per sviluppare il vaccino contro il tumore».

Nonostante l’osteosarcoma del cane sia stato il primo tumore ad essere trattato con questa strategia tumorale, alla luce dei risultati entusiasmanti ottenuti, si è poi passati a trattare due altre neoplasie maligne del cane (melanoma ed angiosarcoma), poiché molto simili alla controparte umana.

Qualunque sia il tumore trattato, il vaccino viene somministrato insieme alla terapia considerata gold standard. Ad esempio, nel caso dell’osteosarcoma, i cani vengono prima amputati e trattati con la chemioterapia, e solo successivamente viene introdotto il vaccino, che ha proprietà antimetastatiche. “Al termine del protocollo vaccinale, valutiamo se la risposta immunitaria è adeguata, oppure se il cane richiede un secondo ciclo di vaccinazione”.

L’ultimo step riguarda, infatti, il cosiddetto immunomonitoring cioè il monitoraggio che consente di capire se i cani vaccinati hanno sviluppato la risposta immunitaria anticorpale ma soprattutto cellulo-mediata, che li protegge dallo sviluppo di metastasi. «Quando finiamo la sperimentazione prendiamo l’ultimo punto di vaccinazione e vediamo anche quanto dura la memoria immunologica che protegge l’animale nel tempo».

Il vaccino è stato sviluppato anche grazie a donazioni private. In particolare, è stato uno il benefattore del progetto: si tratta del proprietario del primo cane arruolato con emangiosarcoma. Il vaccino ha permesso di prolungare la sopravvivenza oltre ogni aspettativa. «Da parte di Humanitas University e della Fondazione Humanitas voglio ringraziare questo proprietario, perché ci ha consentito di portare avanti un progetto ambizioso ma fondamentale, non soltanto per il cane, ma anche per l’uomo. E proprio per il paziente umano abbiamo ricevuto un finanziamento della Fondazione AIRC», conclude la Professoressa Rescigno. Quando si dice che il cane è il miglior amico dell’uomo!

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.