L’8 settembre si celebra la Giornata Mondiale della Fisioterapia

Eventi Settembre 8, 2023

Sono quasi 30 anni che si celebra la Giornata Mondiale della Fisioterapia, istituita nel 1996 dalla Confederazione mondiale di Fisioterapia (WCPT – World Confederation for Physical Therapy) con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica promuovendo il ruolo della fisioterapia e dei fisioterapisti per la salute dei pazienti e dei cittadini.

In Italia, il tema scelto per il 2023 è la “La fisioterapia in tutti i luoghi di vita”, a significare tutti i luoghi in cui le persone vivono: le case, i posti di lavoro, gli ospedali e le RSA, i centri di cura e di riabilitazione, le case di comunità e i centri di aggregazione sportiva. L’obiettivo è informare circa l’importanza della fisioterapia e dei suoi professionisti, il cui operato migliora la qualità di vita dell’individuo in ogni ambiente. La figura del fisioterapista è un aiuto concreto per riacquistare la propria autonomia motoria, dopo un incidente, una prolungata ospedalizzazione, un ricovero in terapia intensiva, una patologia neurologica o respiratoria. Il tema della Federazione nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti, a cui hanno aderito i 38 ordini territoriali, sottolinea il valore aggiunto alla qualità di vita che il fisioterapista competente e aggiornato è in grado di assicurare.
L’8 settembre in Italia è una data doppiamente importante: oltre a celebrare la fisioterapia e i fisioterapisti, è anche la data in cui nel 2022 è stato firmato il Decreto istitutivo della Federazione nazionale degli ordini, nonché degli ordini territoriali della professione sanitaria di fisioterapista. Un riconoscimento importante per tutti i professionisti italiani.

«Il fisioterapista è l’operatore sanitario – spiega il professor Roberto Gatti    Presidente del Corso di laurea in Fisioterapia di Humanitas University – che utilizza il movimento inteso come esercizio con finalità terapeutiche e tecniche manuali sull’apparato locomotore per curare le patologie della funzione motoria, nei suoi aspetti biomeccanici, di controllo neuromotorio e cardiopolmonari. La fisioterapia è fondamentale per rendere la persona più autonoma e per prevenirne il decadimento funzionale, migliorando la qualità della vita a soggetti che, a causa di molteplici patologie, perdono autonomia».

Il Corso di Laurea in Fisioterapia dura tre anni ed è piuttosto impegnativo: prevede lo studio delle scienze di base, delle scienze cliniche e dei principali approcci che vengono utilizzati in tutti gli ambiti di intervento fisioterapico. Particolare attenzione viene data agli approcci supportati da studi scientifici e alle più moderne tecnologie quali robotica e realtà virtuale.

«La fisioterapia utilizza specifiche tecniche manuali e di esercizio terapeutico per curare le disfunzioni che possono coinvolgere i sistemi locomotore, nervoso, cardiovascolare, respiratorio e urogenitale – spiega il Professor Roberto Gatti –. La professione del fisioterapista si svolge in un ambito scientifico dove la ricerca italiana è sempre più attiva con oltre 300 specialisti che conducono studi di alto valore scientifico, che trovano spazio su riviste internazionali. Molti fisioterapisti hanno responsabilità manageriali e sono coinvolti nella gestione dei reparti di degenza o dei centri di fisioterapia».

Al giorno d’oggi i progressi del modello biomedico consentono di curare molte patologie e, in questo senso, l’allungamento della vita ha fatto emergere nuovi bisogni e necessità.

«I bisogni di autonomia motoria e prevenzione delle persone nel nostro Paese sono particolarmente evidenti con una popolazione sempre più anziana e fragile – chiarisce l’esperto –. Inoltre, l’aspetto relazionale è di grande rilevanza nel rapporto con i pazienti. Solo l’instaurazione un legame di fiducia a tutto tondo consente infatti di raggiungere i migliori risultati possibili».