Tre giorni dedicati alla scienza, al pensiero critico e alla divulgazione scientifica. Il CICAP Fest 2025 – dal tema “Sconfinare: l’avventura della conoscenza” – ha visto la partecipazione di Humanitas University con incontri guidati da docenti universitari e un laboratorio esperienziale aperto alla cittadinanza. Tre momenti diversi, accomunati dalla volontà di raccontare la complessità della cura, del corpo umano e della farmacologia attraverso linguaggi accessibili e un dialogo diretto con il pubblico.
Questo corpo è un albergo
Il corpo umano come un ecosistema abitato da una moltitudine di microrganismi: nell’incontro guidato da Valeria Cento e Michele Bartoletti, docenti di Humanitas University, insieme al biotecnologo e divulgatore Stefano Bertacchi, si è parlato di cosa accade quando gli “equilibri” – del corpo e dell’ambiente – si rompono. Dalle infezioni ospedaliere legate ai batteri più aggressivi, fino alla ricerca sui nuovi farmaci antibatterici, le voci della ricerca e della clinica hanno ricordato quanto sia cruciale proteggere le delicate relazioni che regolano la nostra convivenza con il mondo microbico.
La scienza imperfetta dei farmaci
Con Maurizio D’Incalci, docente di Humanitas University, e la divulgatrice scientifica Liza Vozza, il dialogo si è spostato nel cuore della farmacologia contemporanea: un territorio in cui intuizioni scientifiche, limiti biologici e bisogni dei pazienti si intrecciano ogni giorno. Si è parlato di come nascono i farmaci, di cosa succede quando un trattamento funziona per alcuni e meno per altri, e di come le terapie più avanzate convivano ancora con ostacoli concreti – dagli effetti collaterali al tema dell’accesso. Tra ricerca di laboratorio ed esperienza clinica, la scienza dei farmaci non è mai un percorso lineare, ma un processo che cambia nel tempo, richiede cautela, ascolto e continui aggiustamenti, e che proprio per questo merita uno sguardo informato e consapevole.
Sottopelle. Il concetto di cura attraverso il gioco
Il CICAP Fest 2025 si è poi concluso con Sottopelle, un gioco di ruolo dal vivo curato da Humanitas University e sviluppato da Chaos League Srl, in cui i partecipanti hanno sperimentato in prima persona cosa significa prendere decisioni in un contesto clinico complesso. Attraverso una simulazione immersiva ispirata a un caso realistico, gruppi diversi si sono confrontati con emozioni, dilemmi etici e lavoro di squadra. Un’esperienza intensa, che ha mostrato come la cura non sia solo tecnica, ma anche relazione, ascolto e capacità di orientarsi nella comunicazione dell’incertezza.

